Una persona davvero speciale che nella mia vita, ha avuto un grandissimo valore oltre a mio Padre adottivo Franco, è il mio amato padre Alceste Pier Giovanni, cosa dire di Lui un angelo in terra, la sua vita dedicata alla missione di levare tutti i bambini dalla strada, quasi una "mission impossible". Più bambini venivano adottati e più entravano nell'istituto, come era possibile, tutto questo? Padre Pier, andava nelle periferie di Santiago, e quando vedeva un bambino abbandonato, Lui lo prendeva e lo portava nel'istituto di Santo Alfonso gli dava da mangiare e vestiti ma sopratutto un ricovero, con il tempo il numero dei bambini diventò davvero importante e così decise di iniziare un' opera di adozione, ma i bambini erano tantissimi e per questo decise di aprire un'altro istituto "Villa Padre Alceste" a Quinta di Tilcoco, un paesino a poco più di 60 km da Santiago e così ebbe la possibilità di aiutare ancora più bambini. Attualmente Sant' Alfonso
è stato venduto e quasi tutti i bambini di quel orfanotrofio sono stati adottati grazie a questo piccolo grande uomo. Ma chi erano i Bambini di Sant Alfonso?
Premetto Io ero uno di loro. L' istituto di San Alfonso,
era un posto non tanto bello da viverci, eravamo a quei tempi oltre i 100 bambini. Le nostre stanze ricordavano quelle d un lager in una camera dormivano per lo meno 8 bambini.
In bagno non c'erano le luci e in più dicevano che li si nascondeva un mostro.
Noi avevamo tanta paura del mostro e non andavamo al bagno e il più delle volte almeno i bambini piccoli si facevano pipi a letto, Il giorno dopo venivano puniti. Quando succedeva a me io mi nascondevo nella stanza delle patate e nessuno mi trovava ;) Poi un'altra cosa che davvero non auguro a nessuno e fare la doccia ghiacciata (acqua veniva dalla neve disciolta in inverno e convogliata in grandi depositi che erano fuori all'aperto), mi ricordo che ci spogliavamo e iniziavamo a correre, forse è li che è nata la voglia di correre ricordo che la doccia durava solo qualche secondo ahahahahha
Penso che ho imparato a correre per necessità, nell'istituto c'era il Papito Lalo
lui era molto cattivo e ci picchiava spesso, tante volte mi inseguiva e Io correvo talmente forte che non mi prendeva mai ;) Che Dio sia clemente con Lui per tutto quello che ha fatto a un'intera generazione di bambini. Magari non era consapevole del male che stava facendo, o forse ha avuto un'infanzia non tanto simpatica, perciò si sfogava con Noi. Nell'istituto non c'era solo il male, ma succedevano anche cose belle, ricordo per esempio quando ci mettevamo a cantare davanti al caminetto,
mentre fuori c'erano delle incredibili tempeste di neve o acqua l'istituto si trovava sulla cordigliera delle Ande, ma quello che era tremendo era il vento, una volta ho visto che il vento aveva spezzato due alberi, noi eravamo nell'istituto e pensavamo che ci potevano arrivare dei pezzi attraverso la finestra del comedor cioè la sala da pranzo, per fortuna non è mai successo anzi cantavamo a squarciagola per non sentire il forte vento.
Ma ora non voglio più descrivere il mio dolore ma voglio parlare di una delle persone più belle d'istituto Padre Pier Giovanni
. Chi era questo piccolo grande uomo? Il Padre Piergiovanni era la nostra luce, quando arrivava Lui tutti noi eravamo felicissimi, Lui era un po burbero e anche dolce nello stesso momento era fortissimo e anche tenero, era gracile e anche d'acciaio era una vera contraddizione, ma l'unica cosa che non aveva una contraddizione era il suo grande amore per i suoi angioletti. Ricordo arrivava sempre di mercoledì e ogni due settimane, quando arrivava aveva sempre delle caramelle da dare a tutti, e il più delle volte aveva anche delle balle di vestiti, e mi ricordo benissimo che quando arrivava Lui aveva sempre parole belle per tutti. E a chi si era comportato male aveva anche parole dure da dire. Il bello del padre e che era lui ha dare i soprannomi era incredibile come si ricordava tutti Noi mai domandava come ti chiami, lui sapeva tutto di ogni uno di Noi. Quando veniva Lui anche la cena era molto più buona, portava anche del cibo e a Natale anche le balle dei regali che aveva ricevuto in Italia, il giorno prima della sua dipartita per Santiago dove aveva gli uffici, lui da buon sacerdote, invitava tutti alla messa. Una volta io ero in punizione nella camerata, perché ero scappato dall'istituto, da solo piangevo e Lui stava per celebrare la santa messa,
prima di iniziare venne a chiamarmi e in quella messa mi fece fare da chierichetto, si mi fece servire la messa, capite non solo mi aveva perdonato, ma mi aveva fatto servire la messa. Ogni volta che il Padre arrivava parlava con me e mi diceva come va, mi chiamava con il soprannome che mi aveva messo lui al momento dell'arrivo all'istituto. Ricordo Io domandavo sempre, ma quando vado in Italia, e lui diceva a Pasqua, a quel tempo pensavo che si riferiva a Natale, e cosi per lunghi 4 anni, e ora mentre scrivo mi viene in mente una frase che mi diceva sempre Lui. Chiedi aiuto alla Madonna del Carmine
e Lei ti aiuterà. Ricordo ancora che una volta portò a me mio fratello e altri due fratellini, Pepe e Rodrigo, in cima al monte dove c'era la Madonna del Carmen e ci disse, faccio delle foto con te e tuo fratello, perché c'è una famiglia in Italia che vuole Voi due in adozione. La Madonna aveva realizzato il mio desiderio.Grazie Padre Piergiovanni,
per lo straordinario dono di averci dato una vera famiglia. So che Lui ascolta sempre i suoi angioletti perciò Io lo so che mentre sto scrivendo, questo piccoletto dal grande cuore è qui accanto a me. Ho messo come secondo nome alla mia Bambina Soraia, Maria Alceste in ricordo di questo santo uomo. Grazie, grazie e ancora grazie Padre Pier Giovanni. Ci sono tante di associazioni che fanno del bene ma se volete contribuire ad aiutare questi bambini dell'istituto di Padre Alceste lo potete fare donando il 5x1000 alla associazione Pro Icyc ecco di seguito il links: http://www.proicyc.org/sostienici/5-per-mille Vi posso assicurare amici che i soldi andranno al 100% ai bambini dell'istituto. Nel sito potrete trovare tutte le informazioni riguardo al loro operato in Cile. Grazie di cuore anche dal Padre Piergiovanni.
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